Urbino, Casa natale di Raffaello, dal 2 al 31 luglio 2016, a cura di Galliano Crinella, testo critico di Gualtiero De Santi
“…Eppure, qualcosa che pertiene di volta in volta a un impromptu oppure a una sorta di allucinazione parrebbe anche in lui governare il processo di composizione dell’immagine secondo estetiche più elaborate. Una strada lungo la quale si è da tempo incamminato Giorgio Cutini, incline, si direbbe, a determinare con l’obiettivo forme variamente mutevoli, materiali e geometriche e insieme immateriali. I suoi paesaggi – ad es. quelli sospesi e impaurenti dei monti Sibillini – come le sue metropoli alla Lang e quei suoi squarci di interni, sono lì a raffigurare e registrare flussi ectoplasmatici, offrendo la sensazione di un’occulta e notturna stranezza, di un’inquietante fantasmatica.