“Danza del vento” (2005) Sequenza di circa 50 immagini
“…Cutini ha realizzato delle belle immagini che riposano nella loro immobilità: la finestra, rettangolo d’ombra nel muro invaso dal sole con l’armoniosa espressività d’un quadro di Mondrian. Ma egli è ancor più prossimo alla sua ricerca personale nel momento in cui, scrutando le pietre, vi individua le danze della materia sgretolata dall’erosione. Le strutture intime del materiale, disegnate dalla pioggia e dal vento, ondeggiano su sé stesse e danzano. D’altronde Cutini registra e mostra questi rapidi passaggi di luce che lasciano la loro traccia nera sulle superfici sensibili, sfiorandole come un’ala d’uccello. Gesto di un braccio, riflesso furtivo, volto che svanisce per la sproporzionata vicinanza: non si distingue ma ciò non ha alcuna importanza in quanto non è il soggetto che conta ma la sostanza stessa che da vita alla fotografia, queste carezze di luce che incidono di nero lo spazio e fanno apparire delle forme enigmatiche…” Jean Claude Lemagny