“Del silenzio, per frammenti” (selezione di circa 90 fotografie, 2022 – 2024)
“Questa mia ultima opera “del silenzio, per frammenti” conclude la trilogia sulla natura “Il canto delle stagioni”. Il lavoro sulla natura è stato per me quasi una sfida… che ha avuto inizio nel 2017 con il primo tema sull’inquietudine, rappresentata dalle
fotografie comprese nella serie “piena di te è la curva del silenzio”, “dialogo silente d’autunno” e “foliage” conclusasi nel 2020, seguita dal tema sulla solitudine con le immagini di “EGL’IO sequenza di stati d’animo”, (iniziato nel 2020, terminato nel 2022). Infine il tema sul silenzio di questo volume che comprende le foto eseguite dal 2021 al 2023. Inquietudine, solitudine e silenzio sono le tre motivazioni, specchio dell’anima, che esplorano la prima, inquietudine, il turbamento interiore
in una fase particolare della vita, la seconda, solitudine, il concetto di identità e autoriflessione e quest’ultimo “Del silenzio, per frammenti” i ricordi, la memoria degli affetti del sé (la figura paterna), la meditazione sulle stagioni della vita e la rivelazione di sé attraverso l’immagine.
L’obbiettivo di questo lavoro è di trasmettere immagini del “silenzio” e del “vuoto”.
La rinuncia all’immagine concreta, il ricorso al frammento, viene estremizzata nell’uso del monocromo (bianco e nero). Il bianco come luce il nero come tenebra, sono gli opposti con uguale intensità e potenza, raffigurano l’inizio e la fine, l’ordine e il caos e sono i due non colori per rappresentare il NULLA. Il nero corrisponde al vuoto e al silenzio conclusivo, uno spazio dove dimora l’invisibile, limite assoluto oltre il quale non esiste più nulla, è il no che si oppone al sì del bianco che è il “nulla” dell’inizio e agisce come un silenzio dalle grandi possibilità. Il frammento mette evidenzia la conflittualità fra realtà e astrazione, tra l’opera e l’idea, tra il visibile e l’invisibile, (la presenza come assenza e viceversa). Il silenzio è pura contemplazione”.
g. c.