“La vertigine del movimento” (1995) Sequenza di 18 immagini
“Vi è, in Cutini, oltre che l’adozione del movimento per assurdo – la fotografia immobilizza, cattura, immortala il momento nella quintessenza del suo essere – una ricerca spasmodica e artificiosa della luce. Il suo percorso è dal buio alla luce e mai viceversa, invero la luce non sembra essere un traguardo appagante, ma piuttosto destinazione del divenire. E’ il cammino lo scopo della ricerca, non l’obbiettivo in sé che può risultare, una volta perseguito, non così necessario come nel sogno del suo raggiungimento. E infatti il sogno, l’utopia e l’illusione sono i motori trascinanti del viaggio verso l’ignoto; l’uomo, nel suo peregrinare, arriva di porto in porto senza decidere mai di fermarsi, non fugge dalle responsabilità (almeno non in questo caso), aspira semplicemente e con tutto il trasporto che possiede, a capire per capirsi – capirsi, per capire. Ecco la vertigine, il buio, la luce, l’arrivo, la fine, il movimento verso e il verso del movimento, che sempre più spesso – ma non sempre – segue direzioni opposte.” E. Carli