“Paesaggi” (in progress…)
“La fotografia di Cutini è lirica perché l’universo delle emozioni che lo abitano e lo impegnano è lirico, perché il suo lessico, la sua grammatica, la sua sintassi sono lirici e perché egli si addentra e c’invita ad un’intimità di esperienze che hanno prima avuto lui come ospite “grato” e che – in virtù di quella “riconoscenza” – raggiunge l’altro sull’orizzonte del racconto che si popola e si anima dal di dentro della stessa immagine accolta dal nido della mente, convinto com’è, Cutini, che la forma dello stile sia un atto di deliberata scelta inevitabile che solo un crinale di continua “crisi” determina e contempla”. F. Scarabicchi